Incendi in Sicilia, inizia la causa contro la Regione per chiedere i danni - Lo studio Palmigiano e Associati avanza una richiesta di quasi due milioni di euro

set 26, 2024

In tribunale la causa di diciotto danneggiati


È stato depositato in tribunale, a Palermo, l’atto di citazione nei confronti della Regione Siciliana per il risarcimento dei danni causati dagli incendi che, nell’estate 2023, hanno colpito il territorio, con enormi danni ad abitazioni private ed attività commerciali. Una vicenda che ha sensibilizzato non solo i danneggiati ma anche numerosi cittadini, che si sono uniti, dando vita all’associazione “Isola Fenice”, su impulso della chef Bonetta Dell’Oglio, con lo scopo di far ascoltare la propria voce ed evitare nuovi danni alla natura, all’ambiente, al territorio e alla popolazione.

 

Dopo circa un anno, un lavoro di studio ed approfondimento portato avanti dallo studio legale Palmigiano e Associati, che da anni si occupa delle battaglie per le inefficienze della pubblica amministrazione, per capire cosa non avesse funzionato ma, soprattutto, chi avrebbe dovuto vigilare per evitare la situazione, la richiesta, firmata dagli avvocati Alessandro Palmigiano, Licia Tavormina e Luca Panzarella, è di quasi 2.000.000,00 di euro.

 

La causa ha messo insieme 18 ricorrenti tra cittadini che hanno perso le loro abitazioni o che hanno subito danni rilevanti alle loro attività imprenditoriali (anche un hotel ed un agriturismo) a Cefalù, Gratteri, Gibilmanna, nei dintorni di Palermo, la zona del trapanese e nella provincia di Messina. Le vicende e i racconti hanno denominatori comuni: le fiamme che avvolgono case, attività, automobili, richiesta di soccorsi che tardano ad arrivare e, quando arrivano, non hanno gli strumenti per domare le fiamme, lasciando la gestione dell’emergenza a imprenditori, anziani e famiglie. 

 

L’azione si basa sulla questione che la Regione non abbia adempiuto agli obblighi previsti dalla legge in materia di controllo del territorio e prevenzione degli incendi. Secondo tali norme, infatti, la Regione è chiamata a vigilare in maniera efficace, sia per la tutela del territorio che per la sicurezza dei cittadini.

 

A causa della violazione di questi obblighi, secondo Palmigiano e Associati, cittadini ed imprese hanno subito gravi danni, che sarebbe stato possibile evitare con la corretta programmazione e con il rispetto delle leggi di settore. 

 

“È un dato di fatto indiscutibile che isiciliani sono ormai costretti a subire inermi le conseguenze di eventi che, con puntualità, ogni estate devastano irrimediabilmente case, terreni, aziende e coltivazioni. Ciò creando danni economici quasi sempre gravi ed irreparabili. Oltre a mettere a repentaglio la vita degli stessi cittadini, e causare gravissimi danni ambientali, compromettendo l’esistenza della flora e della fauna dell’intero territorio”, si legge nella richiesta di Palmigiano e Associati.  Come risulta dagli articoli di cronaca che lo studio ha prodotto in tribunale, si tratta di circostanze che si ripetono ciclicamente, rappresentando delle costanti, e quindi risultano altamente prevedibili al verificarsi di condizioni favorevoli alla diffusione e propagazione delle fiamme. 

 

“Il nostro obiettivo è garantire giustizia per chi ha subito ingenti perdite economiche e morali, e soprattutto sensibilizzare le istituzioni affinché episodi simili non si ripetano in futuro – ha detto l’avvocato Alessandro Palmigiano, managing partner di Palmigiano e Associati –. Riteniamo che la responsabilità nella prevenzione degli incendi, la manutenzione del territorio e la salvaguardia dell'ambiente debba essere al centro delle politiche pubbliche, a tutela del patrimonio naturale e delle vite umane. Certamente si tratta di una casistica nuova e di un giudizio complesso ma che riteniamo fondato e che è doveroso fare”. 

 

La causa è appena iniziata con perizie siglate da tecnici ed esperti del settore e con una lunga lista di testimoni, pronti a raccontare i fatti accaduti.


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Cutro Decree: Conversion of a residence permit for study into a permit for work reasons. What has changed ? The so-called Cutro Decree (Decreto Legge 20 Marzo N. 23 converted into Legge 5 Maggio 2023 N. 50) deleted the provision according to which the conversion of these permits was subject to the availability of quotas provided by the annual Decreto Flussi (flows decree). These permits can now be converted at any time of the year and without numerical limits. In general, conversion is only possible if the residence permit that needs to be converted is still valid and, therefore, has not expired. The request can also be made before the conclusion of the study cycle, in the case of permits issued to attend university (bachelor, master or PhD courses) or in the case of foreigners already present in Italy when they reach the age of majority. Regarding study permits issued to attend training courses or to carry out training periods in Italy, the conversion is possible only after the training course or training period has been completed. Subject to these requirements, conversion can now be requested at any time of the year, as waiting for the quotas set by the Decreto Flussi is no longer necessary. What are the requirements for requesting the conversion to employment or self-employment permits? Before requesting the conversion of a residence permit issued for study, training or traineeship reasons, it is necessary to verify that you meet the requirements of the law for conversion The residence permit issued for study, training or traineeship reasons can be converted into either employment or self-employment permits. Permits issued for study reasons are compatible, even before conversion, with the performance of a subordinate work activity for a time not exceeding 20 hours per week, even cumulative for fifty-two weeks, without exceeding the annual limit of 1,040 hours. In the event of a request for conversion, the working time provided in the residence contract proposal must exceed 20 hours per week. In the case of a request for conversion from study to self-employment, it is necessary to require to the Sportello Unico the certification of possession of the requirements for self-employment. At the time of the convocation at the Sportello Unico, the foreigner must present a copy of the documentation relating to the activity that they are going to carry out and the financial resources required to carry it out (income above the minimum level stipulated by law for exemption from participation in health care costs, i.e. €8,500.00). If one converts a permit for study reasons to carry out a self-employed activity as an entrepreneur, trader or artisan, registration with the chamber of commerce is required. In any case, permits issued for study reasons are compatible, even before conversion, with the carrying out of a self-employed activity. How do I apply? The application for the conversion of a residence permit issued for study or professional training reasons into employed work must be submitted electronically by the holder of the permit (or by another accredited party such as a lawyer) through the Ministry of the Interior's website which directs to the Immigration Desk of the international student's province of residence. For any additional information, feel free to contact our experts to segreteria@palmigiano.com
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