L’azione collettiva, più comunemente nota come class action nei confronti della pubblica amministrazione, entrata in vigore in Italia nel 2010, permette ai cittadini, singolarmente o in gruppo, di agire nei confronti dell’ amministrazione interessata e dei concessionari di servizi pubblici per far valere i principi di efficienza, qualità ed economicità o gli obblighi definiti nelle Carte dei servizi (per i concessionari).
La class action pubblica, a differenza di quella privata, non permette di ottenere un risarcimento del danno causato ma soltanto il ripristino dell’efficienza del servizio pubblico o della funzione ritardata o omessa. Va da sé che l’obiettivo principale dell’istituto è di indurre il soggetto pubblico o il concessionario di servizi pubblici ad assumere comportamenti virtuosi nella gestione delle risorse e nel rapporto con gli utenti.