Condividi spesso foto e video sui social network? Fai attenzione: se pubblichi in modo incontrollato qualcuno potrebbe appropriarsi della tua identità e usarla per creare un deepfake a scopi illeciti.
I deepfake sono foto, video e audio falsi che riproducono volti, corpi e voci di persone vere in modo estremamente realistico. Vengono realizzati a partire da contenuti caricati dagli utenti, che vengono manipolati tramite particolari software di intelligenza artificiale (AI) allo scopo di perpetrare dei veri e propri furti d’identità .
Le tecnologie con cui si creano i deepfake, inizialmente sviluppate per gli effetti speciali cinematografici, sono sempre più diffuse e accessibili: sono quelle, ad esempio, su cui si basano le app che modificano o invecchiano i visi, o che permettono agli utenti di creare messaggi di auguri animati caricando la propria foto.
Non è facile capire se una foto o un video è un deepfake. In molti casi, si tratta di riproduzioni molto fedeli, e perciò ingannevoli.
Tuttavia, i seguenti potrebbero essere indizi di un falso digitale:
– immagine pixellata, sgranata o sfocata
– sguardi e movimenti innaturali
– bocca deformata o troppo grande (se il soggetto in video pronuncia delle frasi)
– luci od ombre anormali, specialmente sul viso.
Un deepfake può mostrare fatti e situazioni mai avvenuti : questo costituisce una grave minaccia per la riservatezza e la dignità dei soggetti coinvolti, che potrebbero apparire con persone che non frequenterebbero mai o in situazioni sconvenienti.
Ecco alcuni esempi di deepfake e i rischi connessi.
È una particolare tipologia di deepfake in cui le persone vengono ritratte nude, in pose discinte o situazioni pornografiche, naturalmente a loro totale insaputa.
Possono diventare oggetto di azioni psicologicamente e socialmente dannose, come il revenge porn (la condivisione di contenuti a sfondo sessuale per denigrazione, vendetta o ricatto) o il sexting (lo scambio di immagini e video di nudo), o addirittura di reati gravi come la pornografia illegale e la pedopornografia .
Un deepfake può essere usato per denigrare o screditare le persone interessate, o addirittura per ricattarle . Le vittime sono spesso giovani, ai quali può essere chiesto denaro o altre forme di compenso per non diffondere o cancellare i contenuti che li ritraggono.
I deepfake possono essere utilizzati per manipolare l’opinione pubblica : ad esempio, possono mostrare personaggi noti o rappresentanti politici in situazioni illecite o scomode.
Con i deepfake si possono aggirare i sistemi di sicurezza basati su dati biometrici vocali e facciali ed effettuare attività illecite, come lo spoofing (furto di informazioni sotto falsa identità), il phishing (furto di credenziali o dati sensibili tramite messaggi ingannevoli che invitano a cliccare su link falsi o aprire allegati e messaggi con malware ) o l’accesso a sistemi di domotica .
– Le foto e i video che posti sui social media potrebbero essere accessibili a malintenzionati: controlla sempre le impostazioni sulla privacy ed evita di pubblicare foto di minori. Non pubblicare mai contenuti senza il consenso delle persone ritratte.
– Se hai il dubbio di essere davanti a un deepfake, evita assolutamente di farlo girare, in modo da limitarne la diffusione. Quando possibile, segnalalo come possibile falso alla piattaforma in cui è pubblicato.
– Se pensi che il deepfake violi la privacy di qualcuno o sia stato usato per commettere un reato, puoi rivolgerti, a seconda dei casi, al Garante per la protezione dei dati personali o alla Polizia postale.
L'articolo Deepfake: cosa sono, come riconoscerli e come difendersi proviene da Studio Legale Palmigiano.