Nullità delle fideiussioni su modulo uniforme ABI

22 aprile 2022

La Cassazione ha confermato la nullità delle fideiussioni redatte su modulo uniforme ABI (lo schema di contratto predisposto dall’Associazione Bancaria Italiana). Queste, infatti, violano il divieto di intese anticoncorrenziali previsto dall’art. 2, comma 2, lettera a della legge n. 287/1990 (la cosiddetta legge Antitrust).

 

Il caso delle fideiussioni nulle: facciamo il punto

 

In una sentenza del 2017, la Cassazione aveva già dichiarato che le fideiussioni prestate a garanzia delle operazioni bancarie redatte su modulo uniforme ABI sono totalmente nulle perché in contrasto con l’articolo 2 della legge 287/1990. La norma vieta alle imprese di stringere accordi che impediscono, restringono o falsano il gioco della concorrenza all’interno del mercato nazionale, anche fissando direttamente o indirettamente prezzi d’acquisto o di vendita o tramite altre condizioni contrattuali.

E sono proprio le condizioni del contratto standard di fideiussione, in questo caso, ad essere sotto esame: la Banca d’Italia aveva avviato un’istruttoria nei confronti dell’ABI, da cui è emerso che gli articoli 2, 6 e 8 dello schema contrattuale tipo predisposto per le fideiussioni “contengono disposizioni che, nella misura in cui vengano applicate in modo uniforme, sono in contrasto” con la citata normativa Antitrust.

Secondo la Corte di Cassazione, il giudice è tenuto a valutare se le disposizioni del contratto di fideiussione coincidono con quelle “oggetto dell’intesa restrittiva”, ovvero con le clausole, individuate dalla Banca d’Italia, che violano la legge Antitrust. Se sì, la fideiussione è da ritenersi nulla, a prescindere dal fatto che l’ABI abbia provveduto o meno a diffondere il testo delle condizioni generali del contratto di fideiussione.

 

Quali conseguenze per chi ha sottoscritto fideiussioni nulle?

 

I fideiussori che hanno sottoscritto un contratto con clausole identiche allo schema contrattuale tipo predisposto dall’ABI possono opporsi al pagamento della fideiussione.

Le strade percorribili per liberarsi dall’obbligo dei debiti verso la banca sono diverse.

Il fideiussore può, ad esempio, proporre cause per:

– accertare la nullità della fideiussione

– condannare la banca all’eventuale risarcimento dei danni

– condannare la banca alla restituzione di quanto già pagato

– richiedere la cancellazione dalla Centrale dei Rischi.

 

Ogni situazione, tuttavia, va affrontata in base alle sue specificità. 


Bisogna innanzitutto dimostrare che la fideiussione era stata predisposta su modello ABI, in assenza di trattativa tra le parti (istituto bancario e fideiussore); quindi, occorre verificare che la nullità non sia stata superata da un giudicato. Le condizioni che possono determinare la liberazione del fideiussore variano da caso a caso.

 

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