Il regolamento del mio condominio vieta tassativamente di adibire gli immobili ad uso albergo, pensione o b&b. Ciononostante, uno dei condomini ha cominciato ad affittare il suo appartamento a turisti per brevi periodi. È possibile vietarlo?
Si tratta di un dubbio sempre più comune nei contesti condominiali. Gli abitanti del palazzo magari non gradiscono la presenza dei turisti, lamentano un eccessivo viavai e sono infastiditi dal dover condividere l’ascensore con estranei carichi di valigie; i proprietari, dal canto loro, reclamano il diritto di poter usufruire dell’appartamento e di poterlo affittare a proprio piacimento.
Chi ha ragione?
Questa premessa è doverosa: per mettere dei limiti all’utilizzo degli immobili nel palazzo, l’assemblea deve prendere una decisione all’ unanimità . Se per esempio si vota per vietare la presenza dei B&B nel palazzo, la decisione sarà legittima solo con il consenso di tutti i condomini, nessuno escluso. Il semplice raggiungimento della maggioranza , in questi casi, non è sufficiente perché la delibera sia legittima ed efficace.
Inoltre, le
clausole che pongono limiti al diritto di proprietà
di un singolo condomino devono essere estremamente
esplicite
e interpretate con grande rigore.
Partendo da questi assunti, la Corte d’Appello di Milano ha dato ragione al proprietario di un’abitazione al terzo piano di un condominio che affittava casa propria nei fine settimana tramite un noto portale online.
I vicini avevano portato il caso in tribunale, considerato che il regolamento vietava l’uso degli appartamenti come alberghi, pensioni e affittacamere . Il tribunale, tuttavia, ha stabilito che la locazione breve non rientra automaticamente in questo tipo di attività. Non prevede, infatti, la fornitura di servizi come la colazione, il pranzo o la cena, il cambio delle lenzuola o la pulizia delle stanze, che sono invece caratteristiche delle formule turistiche vietate dal condominio.
Come sottolineato nella sentenza, le locazioni breve a scopi turistici non sono, in sé, diverse o più moleste di un qualsiasi altro affitto. I turisti sono di solito adulti, spesso non hanno animali al seguito, e restano fuori casa per la maggior parte della giornata; di conseguenza, non si può presumere che i comportamenti irrispettosi siano più probabili di quelli degli altri affittuari (che sono invece ammessi dal regolamento).
Inoltre, la locazione breve non rientrava nelle tipologie d’uso espressamente vietate dal regolamento condominiale.
L'articolo Affitto breve a turisti in condominio: quando è vietato proviene da Studio Legale Palmigiano.