L ’amministrazione di sostegno è nata per supportare persone prive di autonomia fisica o psichica (ad esempio persone anziane, con disabilità o con malattie in fase terminale) limitando il meno possibile la loro capacità di agire.
In quest’articolo rispondiamo alle domande più frequenti su questo strumento, che ha assunto un ruolo centrale nella protezione delle persone più deboli.
La nomina di un amministratore di sostegno può essere proposta:
– dallo stesso beneficiario
– dalle persone legittimate a proporre l’interdizione o l’inabilitazione: coniuge, convivente stabile, parenti entro il quarto grado, affini entro il secondo grado, tutori o tutrici, curatori o curatrici, pubblico ministero
– da responsabili dei servizi sanitari e locali a conoscenza di circostanze che rendano opportuna l’apertura del procedimento.
Formalmente, è il Giudice Tutelare a valutare la richiesta dell’amministrazione di sostegno.
Dopo aver ascoltato il beneficiario, i familiari o altri soggetti richiedenti, entro 60 giorni il Giudice nomina l’amministratore ed emette un decreto, che stabilisce:
– la durata dell’incarico
– gli atti per cui l’amministratore di sostegno sarà chiamato a intervenire e quelli che potrà compiere il beneficiario con la sua assistenza
– il limite di spesa
– la scadenza entro cui l’amministratore dovrà comunicare al Giudice le condizioni del beneficiario e l’attività svolta.
Il Giudice tutelare sceglie l’amministratore di sostegno nell’esclusivo interesse del beneficiario.
In alcuni casi è il beneficiario stesso a proporre al Giudice il proprio amministratore, anche in previsione di un’eventuale futura incapacità.
Quando questo non accade, il Giudice sceglie di norma tra le persone più vicine al beneficiario:
– il marito o la moglie
– la persona stabilmente convivente
– la madre o il padre
– il figlio o la figlia
– parenti entro il quarto grado.
È anche possibile nominare un altro soggetto, come un avvocato, tramite un atto pubblico o una scrittura privata autenticata.
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L'articolo Amministrazione di sostegno: come funziona proviene da Studio Legale Palmigiano.